Cos'è l'APE (attestazione prestazione energetica) e quando è obbligatorio

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Cos'è l'APE (attestazione prestazione energetica) e quando è obbligatorio

Studio Cortorillo (Immobiliare-Condomini-CAF)
Pubblicato da Studio Cortorillo in IMMOBILI · Lunedì 22 Gen 2018
Tags: apecompravenditalocazionerisparmioenergetico
APE
L' A.P.E. (prima delle modifiche del decreto n. 63/2013 veniva chiamato A.C.E.) è il documento che descrive le caratteristiche energetiche di un edificio, di un abitazione o di un appartamento. E' uno strumento di controllo che sintetizza con una scala da A4 a G (scala di 10 lettere) le prestazioni energetiche degli edifici.
L'Attestato di Prestazione Energetica (APE) non va confuso con l' Attestato di Qualificazione Energetica (AQE). Infatti quest'ultimo svolge il ruolo di controllo del rispetto delle prescrizioni volte a migliorarne le prestazioni energetiche in fase di costruzione o ristrutturazione degli edifici, mentre l’APE (Attestato di Prestazione Energetica) svolge il ruolo di informazione del proprietario, dell’acquirente e/o del locatario circa la prestazione energetica ed il grado di efficienza energetica degli edifici. Oltre a fornire all’utente raccomandazioni per il miglioramento dell’efficienza energetica, con le proposte degli interventi più significativi ed economicamente più convenienti, l’APE deve contenere tutti i dati che consentono di valutare e confrontare edifici diversi e quindi di scegliere l’edificio da acquistare o da locare in base alla prestazione energetica.
La Certificazione Energetica (APE) è obbligatoria nei seguenti casi :
  • compravendita: trasferimenti a titolo oneroso (es. rogito, permuta);
  • donazione: trasferimenti a titolo gratuito;
  • affitto di edifici o singole unità immobiliari;
  • annunci di vendita o affitto di unità immobiliari (per determinare l'indice di prestazione energetica);
  • edifici di nuova costruzione al termine dei lavori;
  • ristrutturazione importante: cioè quando i lavori insistono su oltre il 25% della superficie dell'involucro (pareti e tetti) dell'intero edificio;
  • edifici pubblici ed aperti al pubblico;
  • per tutti i contratti nuovi o rinnovati per gestione degli impianti termici o di climatizzazione di edifici pubblici.
L'attestato va aggiornato in caso di lavori di riqualificazione o ristrutturazione che modificano la prestazione energetica dell'immobile, come ad esempio in caso di sostituzione degli infissi, della caldaia, posa di isolante, etc.
Nel caso in cui un immobile sia stato dotato prima del 06.06.2013 di ACE (attestato di certificazione energetica) non è necessario venga sostituito dall'APE (attestato di prestazione energetica). Mentre l'AQE (attestato di qualificazione energetica) non può sostituire l'APE.
I casi più frequenti di redazione dell'APE sono per la compravendita e locazione immobiliare.
Compravendita: prima del trasferimento dell'immobile e comunque sin dal momento della trattativa, il proprietario deve, a sue spese, far redigere l'Attestato e mostrarlo all'acquirente. Al momento del passaggio di proprietà, l'APE andrà consegnato al nuovo proprietario.Nell'atto di vendita va apposta una specifica clausola con la quale l'acquirente dichiara di aver ricevuto  le  informazioni  e  la documentazione, comprensiva   dell’attestato,   in   ordine    alla prestazione  energetica  dell'immobile. Inoltre l'attestato di prestazione energetica (APE) deve essere allegato al contratto di vendita (art. 6 comma 3 del D.Lgs 192/05). Le sanzioni per il proprietario inadempiente sono variabili tra i € 3000 ed i € 18000. E' stata eliminata la nullità dell'atto in caso di mancata allegazione.
Locazione: nel nuovo contratto di locazione soggetto a registrazione va apposta una specifica clausola con la quale il conduttore dichiara di aver ricevuto informazioni ed attestato di prestazione energetica. In caso di affitto di singole unità immobiliari l'APE può non essere allegato al contratto ma va comunque obbligatoriamente redatto. Come in caso di compravendita, il proprietario (locatario) deve mostrare l'attestato di prestazione energetica durante le fasi di contrattazione e consegnarlo all'affittuario al momento della registrazione del contratto. Se non si ha l'APE al momento della registrazione del contratto di affitto si incorre in una sanzione da euro 1.000 a euro 4.000. Se la durata della locazione non eccede i tre anni, la sanzione è ridotta alla metà. I controlli e le sanzioni possono essere commissurate dalla Guardia di Finanza o, all'atto della registrazione direttamente dall'Agenzia delle Entrate.
L'APE viene redatto da un soggetto accreditato chiamato "certificatore energetico" che ha competenze specifiche in materia di efficienza energetica applicata agli edifici. La formazione, la supervisione e l'accreditamento dei professionisti viene gestita dalle Regioni con apposite leggi locali. Circa la metà delle Regioni italiane ancora non hanno adottato delle normative proprie, in questo caso la legge vigente è quella nazionale (D.Lgs. n. 192/05). Il certificatore energetico è solitamente un tecnico abilitato alla progettazione di edifici ed impianti come l'architetto, l'ingegnere ed il geometra.
Il prezzo di un certificato non è soggetto a tariffazione minima. Per un appartamento varia in media tra 120 e 250 euro a seconda della città e delle caratteristiche dell'unità immobiliare. Per immobili diversi dagli appartamenti come ville, case a schiera, negozi, uffici, etc il costo è più alto.
L'attestato di prestazione energetica (APE) ha in genere una validità massima di 10 anni ma va rinnovato se l'immobile viene ristrutturato con interventi che modificano le prestazioni energetiche. Il certificatore può assegnare all'APE una validità di 10 anni solo se sono rispettate le normative sul risparmio energetico, altrimenti la validità è fino al 31 dicembre dell'anno successivo. La scadenza è indicata con una data nella parte alta dell'attestato.
Per ottenere un buon servizio ad un costo onesto è opportuno:
  1. chiedere più preventivi valutando l'affidabilità del certificatore, ed assicurarsi che nel preventivo siano compresi IVA, costi di spedizione, spese ed altri costi aggiuntivi;
  2. diffidare da prezzi eccessivamente bassi, o intermediari che propongono un proprio tecnico ad un prezzo eccessivo;
  3. diffidare da coloro che non effettuano il sopralluogo obbligatorio.


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