La successione ereditaria: obblighi fiscali e modalità applicative

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La successione ereditaria: obblighi fiscali e modalità applicative

Studio Cortorillo (Immobiliare-Condomini-CAF)
Pubblicato da Studio Cortorillo in FISCO · Lunedì 12 Set 2016
Tags: fiscoereditàsuccessione
dichiarazione_di_successioneCon la morte di un soggetto si apre la sua successione ereditaria: è un istituto giuridico dell'ordinamento italiano che si verifica quando un patrimonio o comunque un insieme di beni e/o diritti sia rimasto privo di titolare per effetto della sua morte. Gli eredi dovranno, entro 24 ore dal decesso, presentare la denuncia di morte presso l'Ufficio dello Stato Civile del Comune e, prima della sepoltura, dovranno rivolgersi presso l'Ufficio dello Stato civile per l'avvio delle pratiche cimiteriali (queste incombenze possono essere effettuate anche dall'impresa di onoranze funebri prescelta).
La devoluzione dell'eredità può essere di due tipi: legale o testamentaria.
La devoluzione legale comprende sia la successione legittima, sia la successione necessaria.
Si ha successione legittima nel caso in cui:
  • il defunto (de cuius) non abbia fatto testamento;
  • pur avendo fatto testamento non abbia disposto della quota di legittima.
Si ha invece successione necessaria quando:
  • il de cuius pur avendo fatto testamento ha escluso uno o più legittimari;
  • in vita erano state effettuate donazioni tali da pregiudicare i diritti dei futuri eredi.
Il testatore non può liberamente disporre di tutti i suoi beni, ma solo di una quota disponibile; la quota di riserva (o legittimaria) spetterà ai relativi soggetti titolari (es. i figli e coniuge).
Gli obblighi fiscali inerenti la successione ereditaria vengono assolti tramite la presentazione della c.d. "dichiarazione di successione". Questo è un'adempimento di parte utile ai fini fiscali e la normativa vigente non obbliga a rivolgersi obbligatoriamente presso un notaio per tali incombenze; infatti qualsiasi altro professionista può redigere la dichiarazione di successione (commercialista, tributarista, geometra, CAF, etc..), oppure è possibile redigere la dichiarazione anche per conto proprio (comunque non è consigliabile stante la complessità dei calcoli e delle operazioni da effettuare rispettando le norme e le modalità applicative vigenti).
Sono obbligati a presentare la dichiarazione di successione all'Agenzia delle Entrate:
  • i chiamati all'eredità (per legge o per testamento, anche se non hanno ancora accettato l’eredità, purché non vi abbiano espressamente rinunziato) e i legatari, ovvero i loro rappresentanti legali;
  • gli immessi nel possesso dei beni, in caso di assenza del defunto o di dichiarazione di morte presunta;
  • gli amministratori dell’eredità;
  • i curatori delle eredità giacenti;
  • gli esecutori testamentari;
  • i trust.
La dichiarazione deve essere presentata entro 12 mesi dalla data di apertura della successione che coincide, generalmente, con la data del decesso del contribuente. Quando tra gli eredi sono presenti minori di anni 18, è obbligatoria l'accettazione dell'eredità con beneficio d'inventario, e si può presentare la dichiarazione di successione fino al compimento del diciannovesimo anno di età del minore, senza incorrere in sanzioni se viene superato il termine di 12 mesi.
Se più persone sono obbligate alla presentazione della dichiarazione è sufficiente presentarne soltanto una. Infatti in  presenza di più eredi non vi è alcuna gerarchia in merito al soggetto onerato: la dichiarazione presentata da un erede è efficace per tutti gli altri eredi e legatari.
Non c'è obbligo di dichiarazione se l'eredità è devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta del defunto e l'attivo ereditario ha un valore non superiore a 100.000 euro e non comprende beni immobili o diritti reali immobiliari. Queste condizioni possono venire a mancare per effetto di sopravvenienze ereditarie.
Gli adempimenti per la dichiarazione di successione prevedono le seguenti attività:
  • valutazione e calcolo dell'asse ereditario;
  • individuazione degli eredi e/o legatari;
  • calcolo delle quote spettanti agli eredi/legatari sulla base della vigente normativa e dell'eventuale testamento;
  • calcolo delle imposte di successione, ipotecaria, catastale, di bollo e della tassa ipotecaria;
  • redazione del prospetto di autoliquidazione delle imposte dovute;
  • predisposizione del modello di pagamento in autoliquidazione delle imposte dovute;
  • redazione di eventuali istanze utili per la successione ereditaria (es. agevolazioni prima casa, handicap, autorizzazione del Giudice tutelare per l'accettazione/rinuncia dell'eredità di persona minorenne o incapace);
  • redazione della dichiarazione di successione sull'apposito modello ministeriale;
  • nel caso di immobili nell'asse ereditario, predisposizione della voltura catastale a favore degli eredi;
  • consegna della dichiarazione di successione e richiesta della voltura catastale presso gli uffici competenti.
Per poter effettuare una successione ereditaria in modo corretto è necessario effettuare le seguenti operazioni preliminari.
  1. Cercare un eventuale testamento lasciato dal defunto: si dovrà verificare l’esistenza o meno di un testamento olografo, oppure di quello già depositato e registrato tramite notaio.
  2. Individuare gli eredi e i legatari: verificare la presenza di eredi tra i parenti oppure di legatari, ossia persone citate in un testamento che potranno beneficiare dei beni per volontà del defunto.
  3. Ricostruire l'asse ereditario del defunto: si dovrà ricostruire il complesso patrimoniale del defunto contattando per esempio il suo commercialista oppure consultare nei suoi documenti se esistevano persone che curavano i suoi interessi. Verificare al catasto o alla camera di commercio se era titolare rispettivamente di propietà immobiliari, terreni, oppure partecipazioni in società. Verificare inoltre con la banca la situazione dei conti correnti, l’esistenza di polizze vita, fondi di investimento, ecc.
  4. Valutare se conviene accettare o meno l'eredità: è opportuno verificare se sarà conveniente accettare o meno l’eredità, se accettarla con beneficio di inventario (obbligatorio se sono presenti eredi minorenni o incapaci) oppure fare la rinuncia all’eredità.
Oltre a presentare la dichiarazione di successione, gli eredi e/o legatari devono adempiere anche alla eventuale presentazione della dichiarazione dei redditi in nome e per conto del defunto, ed effettuare il pagamento delle imposte comunali su eventuali immobili (Imu), a prescindere se sia già stata presentata la dichiarazione di successione ereditaria.
Gli eredi e i legatari che hanno presentato la dichiarazione di successione, in cui sono indicati beni immobili, sono però esonerati dall’obbligo della dichiarazione ai fini dell’imposta municipale propria (Imu). Spetta, infatti, agli uffici dell’Agenzia delle Entrate, competenti a ricevere la dichiarazione di successione, trasmetterne copia a ciascun Comune in cui sono ubicati gli immobili.
Se vuoi maggiori informazioni sulla successione erditaria clicca qui.


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